giovedì 16 aprile 2015

La gara più importante


Ne ha tagliati di traguardi Michael Schumacher, il più vincente campione di Formula 1 di tutti i tempi e uno dei pochi ad aver regalato gioie immense al popolo italiano alla guida del "cavallino rampante". Nel 1999 a Silverstone, subì un incidente a dir poco pauroso, in cui si procurò la frattura della gamba destra, lasciando così, anzitempo, la stagione appena iniziata. Vincere la paura e tornare poi a gareggiare su quelle calde piste di automobilismo, non è da tutti. Ma quell'episodio sembra essere soltanto un graffio, rispetto a ciò che è successo il 29 dicembre 2013: il mondo si è fermato per un bel po’, quando si è diffusa la notizia del suo incidente durante una discesa con gli sci. Incidente che ha costretto il tedesco a sottoporsi ad un'operazione neurochirurgica a causa del grave trauma cranico subito e per un’emorragia celebrale. Per sei mesi, fino alla sua dimissione dall’ospedale di Grenoble, non si è parlato d’altro nelle televisioni e sui giornali italiani ed internazionali, ma, come spesso capita, poi ci si dimentica di diffondere aggiornamenti sulle condizioni del tanto amato Michael. Quindi, ciò che mi chiedo e forse mezzo mondo come me, a quasi un anno dalle sue dimissioni dall'ospedale è: "Come sta davvero Schumi?" Sappiamo della sua fase di convalescenza, si vocifera abbia perso ben 40 chilogrammi ma, di confermato in tutto ciò, non c’è nulla. Qualche mese dopo l’accaduto a parlare fu il suo anestesista Gary Hartstein, che non rassicurò nessuno, dichiarando che, molto probabilmente, le speranze di rivedere Michael come siamo stati abituati in questi anni sono bassissime.
Ad oggi, la fase di riabilitazione continua senza sosta, ma le condizioni restano poco chiare: ci è stato detto della sua sedia a rotelle e del comunicare attraverso gli occhi. Per il resto tutto tace. Speriamo di avere presto notizie rassicuranti o quanto meno in grado di strapparci un sorriso. Di gare ne ha vinte, i mondiali li ha dominati, le curve aggredite, ora Schumi continua a vincere e gib nicht auf (non mollare). 
Per concludere, una bella notizia. Se il detto “Buon sangue non mente” si dimostra veritiero, preparatevi a far stupire ancora i vostri occhi: il figlio Mick Junior è appena sceso in pista nella Formula 4.


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