Statv senza pnsier!
GOMORRA - LA SERIE
Recensione
Il
clan dei Savastano, con al comando il boss Don Pietro (Cerlino), è
in guerra col clan guidato da Salvatore Conte (Palvetti), per
possedere il controllo sulle attività illecite dell'area periferica
napoletana. Al fine di intimidire e far comprendere al rivale la
propria forza, Don Pietro ordina ad uno dei suoi uomini migliori,
"L'immortale" Ciro Di Marzio (D'Amore), di incendiare la
casa della madre del rivale. Infuriato per l'accaduto, Conte manda i
suoi scagnozzi alla ricerca del responsabile dell'incendio. Ciro
viene trovato in un bar, si compie un vero e proprio attentato, ma
"L'immortale" riesce a salvarsi. A questo punto, il boss
dei Savastano non ha più dubbi: Conte e tutti gli uomini del
camorrista rivale vanno sterminati. L'operazione va a buon fine, ma
Conte riesce a sopravvivere e fugge in Spagna. Siamo solo all'inizio:
la guerra è ben lontana dalla conclusione.
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Gomorra
- la serie è un capolavoro su tutti i fronti. La trasformazione, nel
corso degli episodi, fisica e psicologica di Genny (Esposito), figlio
di Pietro Savastano, è incredibile e terribilmente affascinante.
Donna Imma (Calzone), madre di Genny e moglie di Don Pietro, pur
portando con sé una straordinaria femminilità, l'amore verso le
persone care e un pizzico di altruismo, dimostra più di una volta di
essere in grado di gestire la malavita senza timore. Salvatore Conte
è furbo, cinico, paradossalmente religioso e senza giri di parole,
fa paura. Ciro Di Marzio, il protagonista, è un killer senza pietà,
sembra non provare alcuna emozione, se non in rarissime circostanze e
se per un attimo si comincia a "tifare" per lui, il secondo
successivo si cambia idea. La regia di Stefano Sollima, Francesca
Comencini e Claudio Cupellini è impeccabile e curata nei minimi
dettagli. Da un'idea di Roberto Saviano, Gomorra - la serie, pur
trattando argomenti e dinamiche simili al romanzo e al film di
Garrone, è qualcosa di completamente diverso. Non ci sono buoni.
Ogni personaggio rappresenta sfumature più o meno forti del male. E
tutto questo, ovviamente cinematograficamente parlando, è geniale.
Fotografia, scenografia, musiche e sceneggiatura ammirevoli. E se
ovunque si vada, continuamente vengono pronunciate frasi e citazioni
di questa serie, l'obiettivo di tutte le persone che hanno lavorato a
quest'opera è stato raggiunto. Ci troviamo di fronte alla miglior
serie televisiva italiana di sempre: "Statv senza pnsier".
Assolutamente d'accordo!
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